Il "galleggiamento": la fase di stallo nel betting o nel trading sportivo

Il “galleggiamento”: la fase di stallo nel betting e nel trading sportivo

Un bettor o trader sportivo, come succede in diversi settori di investimento, può trovarsi a vivere una fase di stallo abbastanza lunga.
In questo caso io amo parlare di “galleggiamento”, in quanto il livello della propria cassa corrente si muove molto vicino al punto di parità di inizio stagione: non si decolla, ma nemmeno si affonda.
Ci sono motivi per guardare a questa fase con ottimismo!

1) Il fatto che non si stia andando giù con costanza
Se non si verifica dopo un buon numero di operazioni, è indice della presenza di una qualche abilità.
Una metodologia che non funziona ci metterebbe poco tempo a farci calare a picco, senza troppe possibilità di risalita!

2) Il focus sul fatto che si tratti di speculazione
Una cassa che non abbia salite rapide (ma nemmeno discese rapide) ci ricorda che non stiamo giocando d’azzardo e che l’obiettivo realistico e sostenibile è uno yeld (percentuale di guadagno calcolata sul totale del denaro movimentato) vicino al 5% nel lunghissimo periodo.

3) L’attesa del filotto positivo
E’ un concetto strettamente collegato al punto 2.
Se si stesse applicando una selezione molto stretta e solida, basti pensare che il 5% su 200 operazioni a quota intorno alla pari equivale a “soli” 10 stakes!
Lo stake rappresenta l’importo fisso di puntata con cui abbiamo deciso di muoverci in una determinata stagione.
Ora vorrei fare un esempio in linea con questi numeri, per dare il senso di cosa possa succedere nel pratico.
Immaginiamo cha la cassa sia ferma al punto di parità dopo 170 selezioni.
Se il filotto positivo arrivasse nelle ultime 30 operazioni, la stagione fin qui anonima potrebbe allinearsi perfettamente agli obiettivi di lungo periodo.
E non parlo di un 30 su 30 di win, ma ad esempio di un 20 su 30, per incassare esattamente 10 stakes.

4) E’ chiaro che non ci sono cambiamenti drastici da apportare alla propria metodologia
E’ lecito pensare che si è vicini alla “soluzione definitiva”, ovvero che i risultati dipendano dal tempo o da piccoli aggiustamenti che si possono fare.

5) Inglobare la stagione corrente all’interno di più stagioni
A volte una fase di galleggiamento serve semplicemente a ricordarci che le due paroline magiche sono sempre “lungo” e “periodo” e per lungo si può anche intendere “lunghissimo”.
Andiamo anche stavolta sul pratico.
Se nelle due stagioni precedenti si è fatto rispettivamente +20% e +13% più o meno con lo stesso numero di operazioni, come ci si può spaventare di un -2% d’eccezione?
Comprendo che fare piccolo passivo o pari dopo almeno 10 mesi di impegno possa essere frustrante, ma se io stesso avessi dato troppo peso al -0,19% della mia peggiore annata, senza considerare gli attivi costanti delle due annate precedenti e delle otto stagioni successive, questo blog non esisterebbe ed io avrei abbandonato il mio lavoro nel mondo del betting e del trading sportivo.

Cosa ci insegnano questi 5 motivi di ottimismo?
Rispondo citando una frase dello sport trader Davide Renna: “In questa attività serve il 20% di strategia e l’80% di mindset”.
Aggiungo che è però  fondamentale essere certi di avere tra le mani la strategia giusta!

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Luca Tedeschi

Betting and Sport Trading Coach

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